REMI E FORCOLE
Esistono uninfinità
di forme di fórcole, gli inconfondibili scalmi
utilizzati nella voga alla veneta, in relazione al tipo
di barca, alla posizione del rematore, a seconda che si
tratti della versione da lavoro, da passeggio o da
regata. E se non bastasse, oltre ai modelli consolidati
dalla tradizione, nascono sempre nuove forme, con modelli
che vengono abbandonati per altri ritenuti più
efficienti (per poi tornare di nuovo in auge).
Le fórcole sono considerate ora oggetti di grande
raffinatezza costruttiva per le quali si impiegano le
essenze più pregiate, curate ed esibite come sculture di
grande pregio. Non bisogna dimenticare, però, che
derivano da parenti povere usate per secoli, ogni giorno,
dai pescatori e barcaioli. Queste progenitrici sono
generalmente piatte, con morsi molto grandi, realizzate con legni poco
pregiati ma robusti, spesso scarti della costruzione
delle imbarcazioni.
La versione raffinata delle fórcole è caratterizzata
dallutilizzo di tavole di grande spessore allo
scopo di scolpirle maggiormente e di far nascere quasi
sempre la sanca , cioè la curva verso lesterno, che, se
in molti casi è giustificata, in altri è solo di
abbellimento. Le stesse modellature di quelle da pesca
sono approfondite fino a far scomparire le superfici
piane di partenza, i morsi sono ridotti al
minimo indispensabile e conseguentemente torti in modo da
lasciare ruotare il remo. Rifinite accuratamente con
abrasivi sottili, non di rado sono anche intagliate e
dorate.
Tra queste quella più imponente e famosa, tanto da
essere esposta come scultura per il suo notevole impatto
visivo, è quella per gondola da poppa. E alta tra
gli 85 e i 90 centimetri, con una sanca di circa
24 - 27 centimetri.
La si può dividere in due parti principali: quella
inferiore, la gamba , che si infila e scompare nella gondola e
quella superiore dove si voga, separate da una fascia
orizzontale detta tapa . Da questa tapa si slancia verso
lesterno il corpo della fórcola a formare il
gomito, cómio o sanca, la cui sezione
è praticamente triangolare con gli spigoli sfaccettati.
Rientrata verso linterno, a filo con la base,
sappiattisce e sapre a formare la testa dove
è ricavato il morso. Le estremità appuntite
del morso sono dette nasèli mentre la sporgenza opposta récia .
Fòrcola da prua, velàda , per gondola