LA PIAZZA E LE SUE MERAVIGLIE
L'unica piazza di Venezia (tutti gli
altri sono campi ) è nota come "il salotto del mondo",
da una definizione di Musset ed è
stata sede degli avvenimenti politici e religiosi più
importanti per la Serenissima e centro della vita
veneziana per quasi un millennio.
Originariamente era limitata al sagrato della Basilica di S.Marco in quanto il Rio Batario la divideva dallo spazio (ora compreso
fra le Procuratie) che allora costituiva il grande orto del
convento di S.Zaccaria e su cui si trovava la chiesetta
di S.Geminiano ed assunse le dimensioni attuali nel XII
secolo in occasione dell'incontro tra papa Alessandro III
e Federico Barbarossa, quando il rio venne interrato e la
piazzetta (su cui furono poste le colonne di Marco e Todaro, i due santi protettori della città) prese il
posto della darsena (il bacino coperto che arrivava fino
ai piedi della basilica dal bacino di S. Marco). Proprio
nello spazio compreso fra le due colonne venivano
giustiziati i condannati a morte i quali, spalle al
bacino, vedevano come ultima cosa l'orologio della Torre così che potessero conoscere l'ora della loro
morte. E' per questo motivo che ancora oggi, quando si
vuole sgridare qualcuno in modo imperativo, a Venezia si
usa dire: "Te fasso vedar mi che ora che xe!!",
che significa: "Ti faccio vedere io che ora
è!!".
Continue modifiche cambiarono nel corso dei secoli
l'aspetto delle piazza e dei suoi palazzi che divennero
sempre più conformati alla grandezza e alla potenza
della città, grazie alla pregevole opera di grandi
architetti tra i quali Sansovino, Longhena, Scamozzi,
Rizzo e Tirali.